Il polietilene a bassa densità (LDPE) è finora il materiale di rivestimento barriera tradizionale più comunemente utilizzato per il cartone.Al secondo posto c’è l’acido polilattico (PLA), che rappresenta oltre il 5% della quota di mercato del settore, il che rappresenta un notevole miglioramento rispetto a 5 anni fa.Tuttavia, recenti studi e indagini sulle bioplastiche hanno dato il via a un esame di coscienza sulla promozione sfrenata del PLA e del polibutilene adipato tereftalato (PBAT).Nuove scoperte hanno avuto un impatto anche sulla sua applicazione nelle stoviglie usa e getta.
Il 29 giugno 2023, l'Environmental Protection Administration (EPA) di Taiwan, ha annunciato un divieto sull'uso di stoviglie realizzate in PLA nei ristoranti, nei negozi al dettaglio e nelle istituzioni pubbliche, entrato in vigore il 1° agosto 2023.
Nel frattempo, prospera lo sviluppo di nuovi materiali di origine biologica.Prendiamo ad esempio il PHA.Al giorno d'oggi, è riuscito a farsi strada nella fase di produzione attraverso anni di studio concettuale e test di laboratorio.L'anno scorso, il primo progetto di Bluepha™️ a Yancheng, nel Jiangsu, è entrato in produzione con una produzione annua di 5.000 tonnellate.È interessante notare che il secondo e il terzo progetto sono già in corso con una capacità di decine di migliaia di tonnellate di biopolimeri degradabili in mare.
Spinta dalla domanda da parte dei clienti del cartone, è emersa in primo piano la necessità di sviluppare rivestimenti a base acqua come barriera degradabile.Carta e cartone sono considerati materiali da imballaggio degradabili.I rivestimenti barriera a dispersione come soluzioni per ridurre la dipendenza dagli strati di plastica per le proprietà barriera sono altamente competitivi e promettenti.Tuttavia, un futuro sostenibile della catena del valore richiederà ulteriori investimenti e ricerche da parte del settore per l’innovazione e il miglioramento dei prodotti.
Orario di pubblicazione: 19 aprile 2024